recensione

“Io sono la contessa” di Cinzia Giorgio

“Avrebbe usato tutte le sue armi per difendere il papa e la sua terra. Avrebbe usato tutte le sue armi per conservare e tutelare ciò che era suo di diritto.”

È il 1052 quando muore Bonifacio di Canossa e Matilde è solo una bambina. Di lì a poco, anche il fratello e la sorella di Matilde muoiono, lasciandola l’unica erede del feudo di Canossa, destinata a diventare una delle donne più famose della Storia.

Ne “Io sono la contessa”, edito da Newton Compton Editori, Cinzia Giorgio ripercorre la vita di questa donna eccezionale, attraverso lo stratagemma narrativo di un manoscritto ritrovato del quale si occuperà l’esperta Demetra Fusselman. Gli stralci del manoscritto scritto di suo pugno si alternano alla narrazione in terza persona, su una doppia linea temporale: il primo prende avvio nel 1072, quando Matilde torna nelle sue terre dopo il matrimonio con Goffredo di Lotaringia che l’aveva portata in Germania, mentre la seconda inizia nel 1052 quando era solo una bambina.

L’autrice ci restituisce il ritratto di una Matilde testarda e coraggiosa, fiera e valorosa, scaltra, libera, ambiziosa e indipendente. Ma anche sola, spregiudicata e senza scrupoli, serrata tra due fuochi: l’imperatore Enrico IV, suo cugino, e papa Gregorio VII, suo grande amico fin dall’infanzia. Cinzia Giorgio ci porta dentro queste relazioni, mostrandoci dall’interno uno dei rapporti più famosi della storia. Con un’eccellente caratterizzazione, ci mostra i due lati di Matilde: la donna colta e raffinata da una parte, il feroce capo guerriero con l’armatura indosso e la spada in pugno, dall’altra.

“All’alba Matilde fece suonare il corno a raccolta. Si guardò intorno. I primi, timidi raggi di sole illuminarono uno spettacolo raccapricciante: l’accampamento era una palude di sangue e fango.”

Un romanzo coinvolgente con un andirivieni temporale davvero piacevole. Una lettura scorrevole e molto veloce, con un’ottima caratterizzazione dei personaggi, che permette al lettore di entrare nei loro animi, e una cornice storica solida e impeccabile. L’ ottima ricostruzione dell’ambientazione medievale fa sì che questo romanzo sia un bellissimo viaggio nel tempo, sotto ogni punto di vista.

Io sono la contessa” è un ottimo romanzo storico a cui non manca davvero nulla per essere una lettura da cinque stelle!

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